Scopri i nostri spettacoli

Ti offriamo spettacoli originali su temi scientifici e di storia della scienza. La voce dal vivo del narratore guida all’osservazione di una simulazione di fenomeni astronomici. Lo spettatore assiste al buio, completamente immerso nelle immagini proiettate e comodamente seduto.

Cosa ebbe a che fare l'architetto Vanvitelli con l'astronomia e con la scienza, le misure? Lo spettacolo racconta con la sua voce, le musiche e i dipinti dell'epoca molti dei risultati delle ricerche condotte da noi per 250° della morte (2023).

Cosa si ritenevano fossero le stelle ed i pianeti? Quanti erano? Quale si riteneva fossero la struttura geometrica e le dimensioni dello spazio celeste più prossimo alla Terra? Con quali strumenti e rispetto a quali riferimenti si misuravano le posizioni degli astri e i tempi degli eventi astronomici? Cos’era l’astrologia e di cosa si occupava? “Tirava” solo oroscopi come fa oggi? E cos’era l’astronomia nel contesto delle arti “sorelle” del Trivio (grammatica, retorica, dialettica) e del Quadrivio (aritmetica, geometria, musica, astronomia). Come la visione cristiana permeava di sé tutto ciò? Davvero il Medioevo fu un periodo storico buio e oscuro per la storia della scienza? Quanto fu diffusa la conoscenza dell’astronomia classica, greca ed alessandrina? E per quale tramite giunse in Italia? E come gli uomini di cultura (e Dante lo fu!) si destreggiarono tra queste “alte” conoscenze? Lo spettacolo risponde a queste e a tante altre domande. La narrazione si apre con un sintetico inquadramento di Dante e della sua vicenda umana nel contesto politico e culturale del tempo.Lo spettacolo prosegue prendendo spunto da passi poetici e letterari di Dante (Convivio, Vita Nuova, Divina Commedia) e ricostruendo le conoscenze astronomiche del suo tempo. Il tutto in narrazione interamente dal vivo, sfruttando immagini, testi e musiche del tempo di Dante, anche con riferimenti alla storia del nostro territorio. L’immagine rappresenta la costellazione del Toro da Sufi latinus, probabilmente realizzato in età federiciana o subito dopo (1250-1265) nel Regno di Sicilia (Paris, Bibl. Nat, Arsenal 1036).

Lo spettacolo perfetto per un viaggio nel Medioevo. Quasi tutto quello che Dante mise di astronomia del suo tempo, raccontato con le musiche e i manoscritti dell'epoca e i suoi testi.

Dove si vedono più stelle dalla principessa Terra e perché? Quali sono i gruppi naturali di stelle? e quelli immaginari? Quali stelle ci aiutano a trovare le giuste direzioni? cosa fanno le stelle in cielo? Le risposte per i cuccioli curiosi!

Il Sistema Solare è come la corte di un re, il re Sole. Conosceremo tutti i personaggi: i principi pianeti, le damigelle lune, gli ambasciatori comete e il popolo degli asteroidi. Come se viaggassimo su una nave spaziale!

Cosa si ritenevano fossero le stelle ed i pianeti? Quanti erano? Quale si riteneva fossero la struttura geometrica e le dimensioni dello spazio celeste più prossimo alla Terra? Con quali strumenti e rispetto a quali riferimenti si misuravano le posizioni degli astri e i tempi degli eventi astronomici? Cos’era l’astrologia e di cosa si occupava? “Tirava” solo oroscopi come fa oggi? E cos’era l’astronomia nel contesto delle arti “sorelle” del Trivio (grammatica, retorica, dialettica) e del Quadrivio (aritmetica, geometria, musica, astronomia). Come la visione cristiana permeava di sé tutto ciò? Davvero il Medioevo fu un periodo storico buio e oscuro per la storia della scienza? Quanto fu diffusa la conoscenza dell’astronomia classica, greca ed alessandrina? E per quale tramite giunse in Italia? E come gli uomini di cultura (e Dante lo fu!) si destreggiarono tra queste “alte” conoscenze? Lo spettacolo risponde a queste e a tante altre domande. La narrazione si apre con un sintetico inquadramento di Dante e della sua vicenda umana nel contesto politico e culturale del tempo.Lo spettacolo prosegue prendendo spunto da passi poetici e letterari di Dante (Convivio, Vita Nuova, Divina Commedia) e ricostruendo le conoscenze astronomiche del suo tempo. Il tutto in narrazione interamente dal vivo, sfruttando immagini, testi e musiche del tempo di Dante, anche con riferimenti alla storia del nostro territorio. L’immagine rappresenta la costellazione del Toro da Sufi latinus, probabilmente realizzato in età federiciana o subito dopo (1250-1265) nel Regno di Sicilia (Paris, Bibl. Nat, Arsenal 1036).

La registrazione non è finalizzata a prenotare posti singoli per spettacoli programmati per il pubblico nei giorni/orari pubblicati sul sito alla sezione “calendario spettacoli”.

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