Come hanno potuto, sin dall’Antichità, accorgersi che Sole e Luna hanno la stessa dimensione angolare se visti da Terra? O comprendere che la Terra è sferica (con buona approssimazione) e stimarne il raggio (Eratostene, 240 a. C.)? O ricavare, con qualche calcolo e l’osservazione del movimento apparente di Sole e Luna nel cielo, il diametro della Luna, la distanza Terra-Luna, la distanza Terra-Sole (Aristarco 230 a.C.)? E, dopo aver intuito che la Luna era composta di rocce come quelle terrestri, come Galileo (1609) ottenne una stima dell’altezza delle montagne della Luna? E come si ricava la distanza delle stelle più vicine (Halley, 1716; Struve, 1837 e Bessel, 1838)? Queste incredibili scoperte furono tutte originali e brillanti quanto semplici ed intuitive applicazioni delle geometria euclidea allo spazio che ci circonda.

Schede didattiche integrative disponibili nella sezione “Corsi di Aggiornamento / Materiali”:
– Stima del raggio terrestre col metodo di Eratostene
– Stima dell’altezza delle montagne della Luna