(sconsigliato minori 12 anni)

 

durata: 70 min circa (incluso logo)

Narrazione dal vivo

Il biglietto include la visita (non guidata) al percorso museale (da 30 min prima dell’orario dello spettacolo)

punto ristoro automatico (bibite fredde, spuntini dolci e salati confezionati).

servizi igienici (di cui 2 per disabili motori)

guardaroba (non custodito)

regolamento di visita

Chi fu e cosa progettò e realizzò Luigi Vanvitelli è noto. Del tutto inediti sono i suoi rapporti di curiosità e frustrazione per l’astronomia.

Se ne dové occupare certamente per realizzare orologi solari voluti da re Carlo di Borbone e, forse, per decidere l’orientamento della Reggia di Caserta e del suo parco.

Sappiamo che fu affascinato dall’astronomia per la visita che compì alla specola astronomica napoletana più attiva negli anni in cui visse tra Napoli e Caserta. Certamente conobbe anche i protagonisti locali della scena scientifica (in particolare, Nicola de Martino). Ma Vanvitelli si sentì sempre insoddisfatto delle sue competenze astronomiche.

Grazie a molti documenti di archivio, ai trattati dell’epoca e alle notizie dell’epistolario di Vanvitelli, lo spettacolo racconta l’astronomia a Napoli dal 1739 al 1761 e ricostruisce alcuni fenomeni naturali che in quegli anni furono oggetto di studio internazionale (aurore boreali, transiti di Venere e Mercurio, eclissi parziale di Luna, rara eclissi ibrida di Sole).

Inoltre, propone e spiega le ricerche di punta sviluppate in tutta l’Europa del tempo (misura della longitudine, oggetti del cielo profondo, scoperta di Urano). Tutto lo spettacolo è accompagnato dai testi, dalle immagini e dalle musiche dell’epoca, ovviamente tutte di ambito culturale napoletano.

La narrazione (per registro espressivo e stile suggestivo) non è adatta ai bambini e ai ragazzi (sconsigliata a minori 14 anni).

produzione 2023 / ideazione e realizzazione Carla Bassarello, Pietro Di Lorenzo, Luigi A. Smaldone