(NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington)

(NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Carnegie Institution of Washington)

In realtà è l’acronimo per: Mercury Surface Space ENvironment, GEochemistry and Ranging. La sua missione è iniziata il 3 agosto del 2004, nell’ottobre del 2006 ha sorvolato Venere per la prima volta e poi ancora nel giugno 2007 dirigendosi poi verso Mercurio che ha raggiunto nel gennaio 2008 quando ha effettuato il primo fly by. Sono previsti altri due passaggi su Mercurio prima dell’entrata in orbita che avverrà nel 2011. Grazie al suo equipaggiamento tecnologico Messenger può analizzare composizione, distribuzione ed energia delle particelle che compongono la magnetosfera, una sorta di scudo spaziale che circonda il pianeta ed è generato dal campo magnetico del pianeta. E’ con esso che Mercurio come la Terra, si difende dal vento solare nonostante la stretta vicinanza al Sole. La sonda sta analizzando anche l’atmosfera del pianeta grazie a sensori altamente sensibili alle emissioni nell’infrarosso e nell’ultravioletto. Inoltre grazie ad un altimetro che sfrutta il laser potremo avere le mappe topografiche della superficie del pianeta. L’analisi della sua composizione è affidata a spettrometri a raggi X, raggi gamma e a neutroni.

 

Per seguire la missione del messenger: http://messenger.jhuapl.edu/