orbits_kepler_gaffurio_w

Come oramai è tradizione, in occasione del Solstizio d’Estate (quest’anno cadrà alle ore 11.54 locali di giovedì 21 giugno 2018) anche quest’anno il Planetario di Caserta organizza spettacoli gratuiti dimostrativi.

Dal 1985, il 21 giugno è anche la Festa Europea della Musica. E allora quale migliore occasione per coniugare Astronomia e Musica, due delle Arti Liberali del Quadrivio, come fu dall’Antichità al Rinascimento?

Giovedì 21 giugno 2018, ore 21.30
Costellazioni e moti “musicali” nei cieli
durata: 20 min

ingresso gratuito (dalle 21.20)

capienza: 47 posti

Non è possibile prenotare.

[Qualora si superi la capienza massima della cupola di almeno 15 persone, si terrà un altro spettacolo alle ore 22.00]

 

Dopo una veloce carrellata sulle costellazioni costellazioni legate a miti musicali visibili nel cielo estivo, proporrà alcuni aspetti cruciali della storia dell’astronomia: le celebri tre leggi di Keplero. La prima e la seconda furono furmulate nel 1609 e con le osservazioni di Galileo del 1610 (fasi di Venere e prima osservazione di satelliti di Giove) furono la definitiva conferma che il modello copernicano (quello col Sole al centro e tutti i pianeti che orbitano attorno) è il modello più appropriato per descrivere l’Universo più prossimo alla Terra. La terza legge (scoperta del 1619) recuperò e formulò in modo rigoroso il rapporto “armonico” del moto dei pianeti. Come Pitagora aveva attestato sin dal V secolo avanti Cristo, i rapporti tra i suoni (del nostro immaginario musicale occidentale) erano regolati da numeri semplici, così Kepler scoprì che il rapporto 3/2 recita un ruolo cruciale nel Sistema Solare. Anche in musica il rapporto 3/2 è fondamentale (per i musicisti: è quello della quinta giusta do-sol!). E sulla scorta di ciò provò ad interpretare il suono dei pianeti. Suono che sarà possibile riascoltare al termine dello spettacolo.

Lo spettacolo “Costellazioni e moti musicali nel cielo” è tratto dallo spettacolo (45 min, 2013) “Armonia e musica nei cieli”, ideato e prodotto da Luigi A. Smaldone e Pietro Di Lorenzo per il Planetario di Caserta.

 

L’immagine rappresenta: nello sfondo, le orbite del Sistema Solare (fonte: NASA); a destra una raffigurazione della spiegazione (mitologica) della formulazione dei rapporti fondamentali della scala musicale attribuita a Pitagora (dall’opera di Franchino Gaffurio, Theoricum opus musicae disciplinae, stampata in Napoli, 1480); a sinistra in basso il suono dei pianeti (da Johannes Kepler, Harmonices mundi, Linz, 1619).